febrero 03, 2013

TERRA PUGLIESE MIA

TERRA PUGLIESE MIA 

Il Tufo giallo,sotto di me.

Ed io ti guardo,
come se fosse la prima volta
che miei occhi vedono...
Ed io ti bacio,
piccola pietra
ancora rossa  di terra.


Ed io ti bagno di lacrime,
e adesso  mi spiego
e comprendo
le lacrime di mia madre
lontana date,
e dal suo verde,dal suo trullo,
bianco e puro.


Lontana dai suoi vigneti,
dai suoi olivi,
lontana dai suoi affetti.

Come ha potuto sopravvivere?
Senza il tuo sole?
Senza te,Puglia,che eri
il suo più grande amore?

Per quello ,oggi,
che babbo e mamma 
sono andati via,senza rivederti,
io ti canto  terra amata.

Mi mancano i loro corpi;
e le loro voci,il loro dialetto,
la loro docezza,mai ritrovata,
i loro occhi  color cielo
e i loro racconti di quel 
paesino  di terra colorata.

Io sì,ti rivedrò,io sì.

Farò certo quei desideri
di tornare a prendere dei 
fiori rossi  che crescono 
tra il grano.
Le braccia piene di papaveri,
li lascerò cadere per il campo,
per le vie piccoline,
cadranno fino alla porta
del trullo bianco,
fino al tavolo,
fino al letto,
dove un giorno 
si sono anche amati.


ESTELA  MENGA